Il Revenge Porn. Cos’è e come difendersi

Il Revenge Porn, letteralmente vendetta porno, consiste nella diffusione illecita di immagini o video riguardanti sesso e sessualità. 

Accade in questi casi che qualcuno, senza il consenso dell’interessato, diffonda suoi video o immagini intime e con contenuto sessuale. Si tratta il più delle volte di ex fidanzati/e o amanti che vogliono vendicarsi per essere stati lasciati. O di tentativi di denigrare pubblicamente o bullizzare qualcuno. 

E’ un fenomeno che tocca tutte le fasce d’età, dagli adulti ai giovanissimi. E colpisce maggiormente le donne rispetto agli uomini.

Le vittime vedono violata la propria privacy, reputazione e dignità. Si sentono spesso sole, depresse e senza aiuto.

Ma esistono alcuni strumenti che ci possono aiutare!

L’aiuto della polizia postale e del Garante privacy

Il primo passo è rivolgersi alla Polizia postale che si occupa proprio della protezione degli utenti sul web. Sul sito www.commissariatodips.it possiamo trovare tutte le informazioni e i contatti a cui rivolgersi per denunciare il reato di cui siamo vittima. Inoltre possiamo rivolgerci al Garante per la protezione dei dati personali (www.gpdp.it) perché intervenga per far cancellare le immagini che ci riguardano. 

Se abbiamo paura che le nostre foto o video vengano diffuse su Facebook e/o Instagram, possiamo utilizzare il canale per le segnalazioni che è stato attivato in via sperimentale da Facebook e messo a disposizione dal Garante privacy sul proprio sito con questo link: www.gpdp.it/revengeporn. Questo ci consentirà di effettuare una segnalazione in modo sicuro e confidenziale a Facebook al fine di farle bloccare.

Questo è ciò che dovremmo fare immediatamente nell’ipotesi che questa disavventura sia toccata a noi.

Ma possiamo tenere comportamenti che ci possono proteggere, prevenendo tutto ciò.

Proteggiamo sempre i dati che sono sui nostri dispositivi

Se abbiamo foto o filmati intimi sui nostri smartphone o tablet/pc, cerchiamo di utilizzare sempre misure di sicurezza adeguate, come antivirus o password o sistemi di crittografia per rendere i file illeggibili agli altri. 

Cerchiamo di non inviare ad altri le nostre immagini o video con contenuti sessuali

A volte diffondiamo foto o video attraverso messaggi o social. Anche se il destinatario è una singola persona o un gruppo ristretto di persone, ciò che diffondiamo smette di essere sotto il nostro controllo. Le nostre immagini possono infatti essere ulteriormente condivise per errore o per dispetto.

Riprendiamo il controllo dei nostri dati

Se qualcun altro detiene nostre immagini riservate, sia che le abbia ottenute da noi che da altri, abbiamo il diritto di chiedergli di cancellarle.  Questo diritto è garantito dalla normativa italiana che prevede, per chi non obbedisce alla richiesta, sia sanzioni pecuniarie che conseguenze penali. 

Cerchiamo anche noi di non favorire il Revenge Porn

Se ci capita di ricevere foto o video con contenuti sessuali di altre persone, cancelliamoli! Non dobbiamo assolutamente condividerli o diffonderli in altro modo. Così diventeremmo complici di chi commette il reato di Revenge Porn rovinando la vita a qualcuno e rischiando conseguenze di natura anche penale. 

Se poi lo riteniamo opportuno, possiamo anche fare una segnalazione alla Polizia postale o al Garante.

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